mercoledì 3 aprile 2013

Viaggio nel subconscio del fotoamatore: Corredo d'impulso.



Come tutte le passioni molti partono in quinta e vorrebbero immediatamente avere una reflex, magari un modello semi-professionale o addirittura professionale ed una serie di accessori.
Le motivazioni dietro questi acquisti non sono proprio basate su aspetti tecnici o necessità ma più su un bisogno latente del nostro subconscio.

Il tipico fotoamatore ha dei stimoli strani dietro i suoi acquisti, direi d'impulso:

-  10 obiettivi diversi: magari con un anello rosso perché fa figo
flash pro: perché sopra la mia reflex ci sta proprio bene!
-  Filtri digradanti: non si sa mai poi gli uso, sai per il cielo...
Cavalletto Grande: long expo? come si fa?
Cavalletto Portatile: perché ... lo voglio!
Telecomando Wireless: per sembrare un fotografo degli anni '20
Battery Grip: non ho mai finito la batteria, ma la fotocamera sembra veramente costosa!
... e tanto tanto altro ancora

ah! e non ci scordiamo i 3 zaini/borse che poi acquista per metterci tutti questi oggetti dentro.

Una volta acquistati, durante l'uscita fotografica della domenica con qualche amico il tutto fa sentire veramente veramente famosi..  e diciamola tutta, noi fotoamatori, tutti quanti, amiamo parlare di, e far vedere, la miriade di accessori e (se siamo economicamente fortunati) lenti che il nostro super zaino possiede. Ed alcuni godono ancora di più nel dirti "dai provalo, oggi te lo presto"

... come se l'obiettivo fosse una macchina... e se poi ti serve?
senti te lo chiedo se nasce l'occasione di provarlo, tienilo tu e magari usalo oggi va! non è che hai 10 obiettivi 1 per ogni uscita!

Poi arriva il momento della verità: una volta a casa, soli, e scaricate le foto sullo schermo del nostro PC (in questo caso un MacBook pro portatile ma con lo schermo da 42") a molti sale l'isoddisfazione del proprio lavoro che sfortunatamente in tanti casi sarà colmata dall'acquisto di un nuovo gadget o obiettivo.

Quindi come deve essere composto il corredo del fotoamatore?
Beh la risposta in verità dipende da cosa uno vuole fare... se la tua risposta è "Voglio imparare a fare le foto" allora tieni duro con la tua lente fino a quando non sai togliere una aberrazione cromatica in post produzione da una fotografia.

Ecco come vedo io il corredo di un fotoamatore alle prime armi (quindi nei primi 3 anni):
- Reflex livello entry o medio (in base a quanto pensiate possa durare questa passione)
- Il suo Obiettivo ed una lettura non troppo veloce del suo manuale
- Prime 500/1000 fotografie con manuale alla mano
- 1 Corso di fotografia base (magari qualcosa di ufficiale e serio)
- Poi un secondo obiettivo se hai capito che cosa ti interessa fotografare (un 50mm fisso? uno zoom)
- Altre 5'000 foto (non con lo scatto continuo dal divano)
- 1 Corso di fotografia avanzato (level 2)
- 1 Corso di post produzione
- Tante altre foto...

poi sarai tu a decidere che obiettivi comperare in base alle tue reali necessità.

Impossibile è invece pensare di diventare bravi grazie ad un corredo che neanche Alex Webb possiede (ps. Guardatevi qualche foto di fotografi famosi... aiutano tanto!)


La mia strada esatta fino a qui è nel primo post, ma un riassunto in ordine cronologico è dovuto:

- Canon 400D con 18-55
- 2 anni dopo corso base di fotografia
- 1 anno dopo obiettivo zoom 75-300 base
- 1 anno dopo Corso fotografia level 2
- 1 anno dopo Nuovo corpo 60D! con 17-85
- 1 anno dopo 50mm f1,8
- 1 anno dopo Corso di fotografia all'Istituto Italiano Fotografia
- Poi ho cambiato il 50mm in un 50mm f1,4
- Corso di composizione e creazione libri con Alex Webb a Milano
e da li ad oggi ho aggiunto: 1 Flash, 1 grandangolo base, un lensbaby e tante altre cavolate..

Poichè anche io sono fotoamatore, vivo d'impulso.
Ho fatto però corsi, per imparare velocemente ma una attenta lettura e tanta pratica danno gli stessi risultati...
Non ho ancora un anello rosso o lenti che sono costate sopra le 500€
Quindi fidatevi: fate corsi o leggete tanto e fate tante tante tante foto sperimentando ed imparando vedrete che la sera a casa sarete più felici dei vostri lavori (io lo sono!), e saprete da subito quale obiettivo potrebbe servirvi.

Spendete meglio i vostri soldi!

p.s.
Vendo le altre due borse... me ne basta una!



sabato 30 marzo 2013

Tecniche di fotografia: Butta "l'esca" che il soggetto abbocca!


Ci sono tante tipologie di street photografy, e tante tecniche che si apprendono dai libri o da fotografi  che poi trasformiamo in qualcosa di nostro, in qualcosa che ci aiuti a realizzare lo scatto che vogliamo.

Ma Io Reflex è un blog per divertirsi con la Reflex e quindi cerchiamo di utilizzare e spiegarvi quelle tecniche che riteniamo essere le più divertenti.

La prima che vogliamo vedere, e magari convincervi a provare, è quella dell'esca. Proprio come quando si va a pesca si utilizzano le esche per attirare l'attenzione dei pesci così facciamo in fotografia per attirare e creare lo scatto che cerchiamo.
Un vero maestro di questa tecnica è sicuramente Doisneau Robert, che giocando con la fotografia ed utilizzò questa tecnica per prendere dei sguardi assai divertenti.

Qui riportiamo una sola fotografia delle tante che Doisneau Robert scattò dall'interno di una vetrina di antiquariato di un suo amico.

L'"Esca" era un quadro osé riportante una signora nuda di spalle, cosa assai "spinta" per il periodo e non accettata da tutti.

I soggetti erano i passanti e le loro reazioni divertite, sorprese o scioccate.

Cercate queste foto e questo autore nei motori di ricerca per vedere le tante reazioni che riuscì ad immortalare utilizzando questa tecnica semplice ma assai efficace.

L'importante è scegliere l'esca giusta per la reazione giusta. Cosa volete fotografare? (persone, animali?) che reazione volete immortalare? (paura, sorpresa, divertimento..)

Ho fatto delle prove con il cagnolino di mia cognata, Nami, scattando foto mentre attiravo la sua attenzione con del cibo.
Il primo scatto da sinistra: L'Avevo solo chiamata, Nel secondo scatto: avevo alzato un dito mentre le dicevo ad alta voce di fare la brava, Nella terza ho fatto apparire il mega croccantino per cani:



E' molto divertente riuscire a suscitare le espressioni che stiamo cercando da qualsiasi tipo di soggetto.

Il periodo è perfetto per provare questa tecnica visto che la pioggia fuori ci blocca in casa ma domani è pasqua e molti di noi apriranno l'uovo di cioccolato trovando all'interno una sorpresa: belle, deludente o fantastica.. è la giusta occasione per provarci!

condividete i vostri scatti con ... esca!


A presto e

BUONA PASQUA a TUTTI!!!








giovedì 28 marzo 2013

CATALOGARE ED ARCHIVIARE LE FOTOGRAFIE: IMPARARE SBAGLIANDO


Nell'era digitale i fotografi Reflex come pochi altri hanno dovuto confrontarsi con questo problema:
Dove posso conservare le mie foto in modo sicuro? Come le classifico per ritrovarle facilmente in futuro? Come faccio dei backup veloci?

Visto che non si possono stampare tutti i scatti che facciamo, i nostri negativi, oggi chiamati file RAW, necessitano di hard disk capienti e di duplicati per non perdere mai nulla.

Personalmente mi trovo in questa situazione (ho già speso troppo solo per archiviare):

- MacBook con doppio HardDisk: 500GB solo per le foto, SSD da 256GB per i programmi
- HardDisk esterno da 1TB con FireWire come back up
- HardDisk esterno Thunderbolt da 500GB back up veloci e portatile.
- iPhoto
- Aperture
- Photoshop (con il suo Adobe Bridge)

Per un pò di anni ho trovato molto comodo far classificare e tenere tutte le mie foto ad iPhoto la cui capacità auto-organizzativa e di ricerca è sicuramente comoda come la possibilità di poter poi aggiungere dettagli GPS e descrizioni alle foto.
Facevo mensilmente un back up completo dell'intera libreria sull'hard disk esterno che però impiegava ore ed ore, cosa che mi portava a fare il back up sempre più di rado.
La libreria di iPhoto con la sua classificazione era visionabile anche da Aperture che rendeva facile la post-produzione, il salvataggio e l'esportazione.

Solo che le quantità di foto in RAW sono aumentate, e così le ore per farne una copia... che consiglio a tutti di fare perché già una volta ho perso quasi 5mila scatti... (che rabbia!!).. ad oggi sono intorno ai 15000 scatti ed ho iniziato a giocare con Photoshop visto alcune funzioni impossibili da fare su Aperture.

Ma andare in post produzione con 3 strumenti (iPhoto, Aperture ed Photoshop) è impossibile, specialmente perché è impossibile cercare le fotografie dentro la cartellina di iPhoto.
Inoltre per quanto pratico, iPhoto, è uno strumento che aumenta notevolmente lo spazio occupato sull'hard disk creando miniature, duplicati ed aggiungendo altre informazioni poco necessarie per me (riconoscimento volti).

Ho quindi esportato tutte le photo da iPhoto in una cartella madre con la fantastica funzione esporta che ti consente di esportare gli originali mettendoli in sotto-cartelle con il nome dell'evento, (questa grande semplicità va riconosciuta ad iPhoto).
Con questa cartella ben organizzata ho potuto togliere iPhoto con la sua libreria e collegare alla cartella madre sia Bridge che Aperture (il quale ha la possibilità di farsi una libreria senza muovere gli originali).
Ora ogni volta che svuoto la mia schedina di memoria creo una cartella con la data ed il nome dell'uscita, e copio tutto li dentro.

I Vantaggi? Sono notevoli!!

1) La cartella madre pesa meno... quindi posso portarmi dietro più foto!
2) Sia Aperture che Bridge leggono tranquillamente dalla cartella tutte le sotto-cartelle con facilità e tanto di anteprime
3) Ultimo, ma il megliore di tutti: Con il MAC coloro le cartella nuove o quelle dove ho rilavorato una o più fotografie per riconoscerle. Ed in fase di backup copio solo quelle: 5minuti! Quindi posso farlo ogni volta che modifico qualcosa.

Questo è ad oggi il modo più semplice che ho trovato, ad alcuni può sembrare la scoperta dell'acqua calda ma spero che per tanti altri come per me sia un consiglio utile per "sfuggire" con tranquillità dai sistemi di auto-archiviazione.

Intanto se volete io vendo il mio 500GB Thunderbird... :-), anche se spero presto di dover prendere un 2TB...
Infatti il problema delle "dimensioni" dei file non si risolve, ma la possibilità di fare back up veloci per proteggere i propri lavori è invece possibile.

Esistono forse anche sistemi migliori, sempre cercando di non spendere capitali, voi come fate?

A presto!

Cosa ha in comune un Obiettivo da 50mm ed il SI della Piaggio?






Che tu sia Canon, o Nikon o Pentax o Sony o Leica o Samnsung o Fuji.... o..k smetto
 
Qualsiasi sia la reflex con la quale vai a divertiti scattando fotografie, prima o poi la voglia o la necessità ti viene: compro un'altro obiettivo.

Con questa voglia in testa parti alla ricerca di cosa ti stuzzica di più: un bellissimo ZOOM... un'ottica fissa.. e la focale? e la comodità? cosa posso imparare utilizzando quella lente?

Vogliamo darvi un consoglio su una focale che tutti noi dovremmo avere: il 50mm.

I motivi sono tanti ma il cinquantino non solo richiama quel motorino che avevamo alle superiori e quindi crea una certa simpatia e nostalgia... ha molte più affinità con il vecchio motorino di quante ne possiate pensare.

Eh si... anzi il SI.. quel motorino con pedali di una volta che andava con la miscela al 3 e per metterlo in moto dovevi pedale i primi 100metri.. e forse anche di più... ma quando partiva era uno spettacolo. Ed il giorno che lo abbiamo abbandonato (perchè non si rompe mai) abbiamo versato una lacrima, e non lo abbiamo mai dimeticato.

Bhe avere un 50mm sulla tua reflex ha diverse analogie con questo stupendo motorino:

1) E' un motorino storio, così come lo è la lente! moltissimi fotografi, non solo di street, hanno fatto del 50mm il loro cavallo di battaglia, è sicuramente uno fra i più famosi obiettivi sulla terra, e questa è già una buona ragione per averlo. E' come per un musicista non avere un album dei Queen.
2) Costi- il SI era un motorino per tutti, non costava uno sproposito, e così è il 50mm. Sicuramente fra i più abbordabili obiettivi già con una bella apertura focale - il f1,8. A volte si trovano anche sotto i 100€ in offerta. Comunque anche il 50mm f1,4 ha un buon prezzo per tutto quello che ti da in più.
3) Comodità d'uso: Con questo motorino potevi andare ovunque! Riuscivi anche a fargli scendere le scale del condomio e parcheggiarlo in cantina per non fartelo rubare! Così è il 50mm... leggero, non ingombra e te lo porti ovunque! Il leggerissimo f1,8 è perfetto per imparare e sta in tasca, mentre il f1,4 ingromba poco di più (sta sempre bene in tasca) ed il peso in più dei suoi motirini nuovi non lo fa diventare assolutamente più scomodo.
4) Design: Bisogna dirlo il SI non si capiva proprio bene cos'era: una bici? un motorino? ma nelle sue proporzioni, diverse da quelle alle quali siamo abituati oggi, aveva i suoi punti di forza: agilità, leggerezza e praticità. Uguale per il 50mm: su una reflex siamo abituati a vedere altri tipi di obiettivi, più lunghi, più fighi ed il 50mm sembra stonare un pò per dimensioni. Ma alla fine è bello così perchè proprio le sue proporzioni diverse da quelle che siamo abituati a vedere gli donano i suoi punti di forza che sono identici a quelli del SI: agilità, leggerezza e praticità.
4) E' proprio parte di te: Il SI era un motorino comodissimo, quando ci andavi in giro era come un pezzo del tuo corpo, potevi andarci anche in bagno ed accorgerti solo li che non eri mai sceso dal sellino... e così è il 50mm. E' una parte di te perchè è l'obiettivo che più si avvicina a quello che vede il tuo occhio..  inquadra davanti a te quello che vede il tuo occhio. In poche parole potresti girare con due 50mm al posto degli occhi e non noteresti grandi differenze... tranne l'autofocus.
5) Ha i pedali: Con un SI avevi un motorino ma alla fine avevi anche una bici... dovevi pedalare e muoverti per metterlo in moto.. e così è con un 50mm. Più di altre focali più lunghe avere un'ottica fissa da 50mm di costringe a muovere con i piedi per trovare l'inquadratura che preferisci. Non ci sono rotelle da girare per fare zoom-in o zoom-out, come sul SI non avevi il tasto "ON" devi usare i piedi per farlo partire e per scattare la tua fotogafia.


Con questa analogia in mente... la parte più importante nell'utilizzare un 50mm non è solo la possibilità di giocare seriamente con l'apertura focale ma è quella di imparare a muoversi per comporre una foto.
Un'ottica fissa ti porta a muoverti alla ricerca della tua inquadratura, me per tutte le caratteristiche dette sopra il 50mm è il più comodo degli obiettivi per imparare con naturalezza a muoversi e comporre la fotografia per via della sua somiglianza con quello che vede l'occhio umano.

Andate e scattate gente.

Nota per i nostri amici:
Un 50mm su una APS-C diventerà qualcosa fra il 75mm ed 80mm (comunque ottiche comode)
per via del crop-factor che spiegavamo qui: Fotografare con una full frame o con un APS-C.

mercoledì 27 marzo 2013

Le Reflex: I sensori FullFrame fanno veramente foto migliori degli APS-C?

La scelta della tipologia di sensore può sembrare una scelta banale ai fotoamatori:
Esperto: Fullframe
Beginner: No-Full Frame

Ma la tipologia di sensore all'interno della nostra reflex nasconde più spunti di riflessione che semplicemente quanto ti senti un esperto.

Ovviamente il rapporto dei sensori con le ottiche già dice qualcosa ma non per questo impone una scelta, basta saperlo!

Un sensore full frame utilizza al pieno le lenti e mantiene le sue proporzioni: se utilizzo una lente da 50mm (fatta per le full frame) su una full frame la lente sarà proprio un 50mm.
Se invece metto la stessa 50mm su un sensore APS-C (Advanced Photo System tipo - C) questo trasformerà la lente da un 50mm a qualcosa in più.

L'incremento è proporzionale: Quanto più piccolo è il sensore confronto al fullframe quanto maggiore sarà l'incremento dei mm della lente.

Andiamo un secondo sul tecnico:
Un sensore full frame è di: 36 x 24mm per Canon e per Nikon 36 x 23,9mm (sono solo più precisi nelle schede)
Un sensore APS-C è invece più piccolo:
Per Canon (CMOS APS-C): 22,3 x 14,9
Per Nikon CMOS:                 23,6 x 15,8mm 
in verità, specialmente per Nikon, ne sono usciti di varie misure ma questione di millimetri.

Una lente per full frame proietterà un'immagine per un sensore full frame. Se questa lente è applicata su un APS-C il sensore leggerà fino al massimo della sua dimensione e scarterà la parte extra portando però la foto alla stessa dimensione e con i megapixel di cui è dotato il sensore

Così:

 
 L'effetto è chiamato crop-factor, proprio come la funzione "cropping" di photoshop ma senza la perdita di dettaglio (megapixel) che dipende invece dal sensore.

Quindi se semplifichiamo ed arrotondando questo effetto è per Canon di 1,6 e per Nikon di 1,5.
Significa che un 50mm diventerà su un APS-C:
- Per Canon diventerà un 80mm (50mm x 1,6)
- Per Nikon: diventerà un 75mm (50mm x 1,5)

Qui entrano alcune domande classiche che mi sono fatto e per le quali ho trovato parzialmente delle  risposte:

- Posso montare una lente full frame su un sensore APS-C e viceversa: 
Puoi tranquillamente montare una lente fullframe su una macchina fotografica con sensore APS-C con l'effetto di lunghezza focale di cui sopra. Non puoi fare l'opposto: un sensore APS-C non copre tutto il sensore full frame ma la parte esterna del sensore prenderà luce e la foto verrà tutta bianca.

- Perdo qualità nella fotografia tra obiettivi per APS-C e full frame su un sensore APS-C: 
No non cambia nulla, se nell'esempio sopra, avessi comperato (caso Canon), l'80mm per APS-C o il 50mm per full frame sarebbe stato uguale o quasi perchè dobbiamo dire due cose:
1) Le lenti per full frame sono normalmente migliori come qualità e
2) Sappiamo che tutti gli obiettivi hanno qualità migliore nel centro e perdono qualcosina sui bordi... bhe con un 50mm su un APS-C catturiamo l'immagine nel centro della lente dove la sua qualità è sicuramente migliore scartando i bordi quindi da un certo punto di vista stiamo prendendo una foto di maggiore qualità rispetto ad una Full Frame su uguali megapixel.

- Ma quindi che svantaggi ha un sensore APS-C: 
Bhe proprio quello di non sfruttare al massimo l'immagine proiettata dalla lente. Se con un 50mm o con i zoom possiamo dire di estrapolare solo il meglio della lente su focali come i grandangoli perdiamo proprio il motivo per cui lo abbiamo preso il grandangolo: l'ampiezza focale.
Va anche detto che fra due sensori a pari megapixel, i pixel su un APS-C sono ovviamente più "stretti" o piccoli che sul full frame e quindi, quando scattiamo ad alti ISO, danno maggiore rumore del sensore full frame.

OK sono un fotografo alle prime armi con una Reflex con sensore APS-C, che obiettivi compro?: 
Tranne per i grandangoli, che altrimenti non rendono l'effetto, vi consiglio sempre di prendere obiettivi fatti per una full frame. Tenendo sempre bene in mente dell'effetto "crop".
Con un obiettivo full frame avrete un'ottica di migliore qualità, foto di migliore qualità e maggiori dettagli e .... cosa non da poco: la possibilità di utilizzare le ottiche quando cedere alla tentazione di passare alla full frame

- OK, ma con tutto quello che hai detto sopra perché devo comperare una full frame? Bella domanda! fino ad oggi ti direi perché alcuni funzioni di cui è dotata una fullframe non sono disponibili su una reflex definita "minore". Ma i tempi cambiano veloci e le differenze di funzioni sono sempre meno. Ormai la scelta fra macchine come Canon 60D - 7D - 6D sono più sul tipo di fotografo che sei, e quindi sulle velocità di multiscatto sulle dotazione di memoria , capacità di girare video o protezione dagli agenti atmosferici che sul tipo di sensore. (Solo la 6D è una full frame)

E voi che ne pensate?

lunedì 25 marzo 2013

Canon ci prova: 500px, Flickr e tutti gli altri attenti arriva Project1709

Una novità per i fotografi in cerca di spazio online arriva dal PhotoShow 2013 di Milano.
Qualcosa di interessante al PhotoSow di Milano in verità l'ho trovata ed in anteprima. Si chiama project1709 ed è un nuovo strumento cloud di Canon europa che ha l'obiettivo di diventare un sistema di storage online per tutti i fotografi.
Il nuovo spazio, non ancora attivo, ha molti lati interessanti e dice, la ragazza di Canon, verrà ulteriormente personalizzato con le richieste dei primi iscritti.
L'Obiettivo sembra chiaro: fornire tutto quello che piace degli altri sistemi di storage e condivisione foto, aggiungerci quello che gli manca e migliorare quello che non piace.

Da qui nasce Project 1709 (beta).
Al momento non disponibile, ma si può richiedere di essere invitati.

Bene ho chiaccherato un pò sia con l'hostess sia con un signore di Canon per capire meglio cosa project1709 è e vuole essere... e poi mi sono iscritto.

Cosa vi piace dei sistemi di oggi? la condivisione di commenti, la possibilità di vedere e ricercare le foto, la possibilità di condividerle... che poi sono anche quelle che non ti piacciono. Inoltre hai poche possibilità di utilizzarlo come sistema di back-up (per questo esiste Flickr), ma con i suoi pro e contro.

Bene project1709 unisce un po' di tutto:
- 40GB a disposizione
- Caricare e scaricare foto in formato RAW
- Decidere di condividere su facebook e flickr solo quelle che uno vuole
- Caricare da ovunque e poi scaricare a casa sul tuo laptop

Bello!
è gratis?

Solo per questi primi mesi, poi Canon deciderà se lasciare i 40GB gratis e dare più spazio a pagamento o se ridurre questo spazio.
Ma la vera novità di questo project1709 è che Canon sta sviluppando sistemi di stampa a qualità elevatissime, sopra molte delle tecnologie disponibili ad oggi, anche per professionisti, e vogliono offrire la possibilità di utilizzare queste nuove tecnologie a tutti gli iscritti ordinandosi le stampe delle foto più belle che hanno fatto.

Inoltre sembra che Canon abbia tante altre idee in testa ma le svilupperanno in base alle richieste dei primi iscritti...
quindi se vi piace: http://www.project1709.com/ e provate a "request an invite".
Potete iscrivervi anche utilizzando Facebook per poi condividere quelle che volete sul social!

See you soon!


PhotoShow: Tanto Show, e poche novità


Buon pomeriggio a tutti!

Si, sabato dopo la mia uscita veloce ai Kart di Rozzano per terminare la lezione sul Trio dell'esposizione (Parte 1 & Parte 2) sono andato a vedere il PhotoShow 2013 di Milano che è terminato giusto ieri sera.

Oltre ad essere il solito raduno per far vedere a tutti gli altri la propria Reflex (erano veramente in pochi quelli che giravano senza mostrare un anello rosso o un lunghissimo obiettivo Nikon..) il photoshow rimane una piccola fiera da seguire ma senza grosse pretese.

Qui le TOP 5 cose che dovevate vedere al PhotoShow a mio modesto parere:
1) Corsi di Wacom con le sue tavolette Bamboo ormai accessibili a tutti e con le quali si può veramente fare tanto... specialmente se abbiamo Photoshop (molto meno accessibile).
2) Gli spettacoli di Canon & Nikon sempre al centro dell'attenzione, con i soliti piani alti per fotografare con i super zoom da paparazzi giovani modelle e scuole di ballo.
3) B&Hphoto, il negozio per fotografi di New York (io ho acquistato li il mio 50mm f1,4) era in fiera per comunicare a tutti l'apertura del suo e.shop con consegne anche in Italia! Non è una cosa da poco!! il negozio è veramente uno dei più belli al mondo fra la 9th Avenue and 34th street con tantissimi accessori in anteprima ed un ricco magazzino di usati di qualità.
4) Il mercatino dietro le quinte: dove si possono trovare offerte carine, obiettivi del dopoguerra e tanti accessori per collezzionisti.
5) Samsung, ha messo il Galaxy dietro una mirrorless togliendoli però il microfono e l'altoparlante: peccato perché poteva diventare la prima digitale dotata anche di cellulare. Di solito fanno tutti il contrario (comunque un ottima compatta)

Poi tutto il resto: Sony, Sandisk, Verbatin, scuole di fotografia e stampa, albo dei fotografi professionisti e chi più ne ha più ne metta.

Ho passato il pomeriggio girando i vari stand ma tranne i top 5 mi porto dietro una triste conclusione: il 90% dei fotografi amatori sono attirati come mosche al miele da giovani modelle poco vestite... come biasimarli.

Cosa veramente mi colpisce è come molti amatori durante un'uscita di street non trovano il coraggio di scattare close up o chiedere il permesso per un primo piano perdendo molti scatti interessanti.... ma a questi show ogni barriera cade!
L'unione fa la forza... ed ecco che allo stand della Sandisk una povera ragazza immagine da ore vestita come Daisy di Hazzard su un palco di 2mt per 2mt decide di sdraiarsi ... ovviamente gli hot pants non riescono a nascondere molto... ma la reazione è alquanto divertente:
Una marea di fotografi che migrano tutti verso una posizione strategica, sguardo soddisfatto ed un super zoom da 1metro di distanza a scattare come forsennati, felici! ... faranno vedere queste opere d'arte alla moglie? ah toh! c'è anche lei li...
L'espressione della modella dice proprio tutto... ero l'unico con l'iPhone e l'unico da quel lato...




 

Ma ricordiamoci lo slogan del photoshow: nati con un obiettivo... e specialmente noi uomini non lo dimentichiamo mai!

sabato 23 marzo 2013

Il trio dell'esposizione: Focale, Velocità di Scatto, ISO - Parte 2/2

Buonasera!
Questa è la continuazione del post precedente.
Quindi abbiamo visto la base dell'esposizione ed abbiamo parlato di ISO ed apertura focale.
Ci rimane la velocità di scatto e qualche idea su come combinarli... 

Velocità Di Scatto: Ma quanto sei scattante?

Non andiamo ancora nel profondo della velocità di scatto... in due post la trinità dell'esposizione non si può spiegare troppo in profondità ma possiamo mettere le basi sul come si usa, e come si può adattare per dare stili diversi alla stessa foto.

Scegliere la giusta velocità di scatto è essenziale, permette di ottenere i risultati che vogliamo.

Nelle uscite "sportive" si può giocare bene con la velocità di scatto.
Questa mattina sono andato velocemente al Kart di Rozzano proprio per scattare le foto che utlizzerò per spiegarvi questa ultima parte.  

Qui sotto vediamo tre scatti allo stesso pilota con tre velocità di scatto diverse (in questo caso ho variato l'ISO per mantenere l'esposizione più che l'apertura focale, ma potete mettere in priorità di scatto per vedere come la macchina varia l'apertura focale per mantenere l'esposizione, anche se il risultato potrebbe variare).


EOS60D - 300mm - 1/125 
EOS60D - 300mm - 1/400  
EOS60D - 300mm - 1/800
La cosa è ovvia... più scatti veloce meno sarà mossa la foto..

bella scoperta!

Vero, ma fidatevi serve proprio di dirlo .. specialmente quando vedi fotografi con una bella reflex entry level in modalità "sport" che si lamentano proprio perché le foto vengono mosse.. e non passano in altra modalità con settaggio manuale più idoneo.

Ma che ci faccio con la velocità di scatto? come personalizzo le mie foto?

bhe, torniamo alla prima foto, quella mossa, a velocità 1/125 e vediamo come fare una bella foto ad un kart in movimento... parliamo di panning... e cioè di riuscire a dare l'idea della velocità al Kart senza perdere la bellezza del dettaglio.

Il panning include la capacità "motoria" del fotografo... è una tecnica che costringe il fotografo a muoversi senza far fare lavoro alla macchinetta (come un'ottica fissa... dove alla fine per comporre ti muovi utilizzando i piedi e non lo zoom).

ah! ma allora anche noi fotografi possiamo definirci sportivi?

Quindi riporto la velocità di scatto a 1/125 e seguo il Kart nel rettilineo nell'inquadratura... scatto senza fermare o interrompere questo movimento (non è proprio automatico alle prime volte, tendiamo a fermare la macchina quando scattiamo)

EOS60D - 300mm - 1/125

Ed ecco che con 1/125 riusciamo a dare movimento grazie allo sfondo sfuocato ma il Kart a fuoco,

Figo! si per chi non lo conosce il panning può essere molto bello. In oltre

Qualche TIP alle foto sportive: 
1) ricordatevi di mettere a fuoco su occhi o numero del Kart/Moto
2) ricordatevi che il focus non deve essere in modalità "One Shot" che altrimenti non segue il soggetto
3) ricordati che, specialmente in pista, i piloti sono ripetitivi: passeranno sempre seguendo la stessa traiettoria ed il corpo sarà quasi sempre nello stesso identico posto: preparatevi e siate pazienti.


Combinare la trinità: Per trovare l'esposizione giusta ... o meglio lo scatto desiderato

Quindi rivediamo la trinità:
1) ISO: Luce & Rumore
2) Apertura Focale: Profondità di campo & Luce
3) Velocità di Scatto: Movimento in fuoco & Luce

Scegliere il mix migliore non è semplice ma alla fine non esiste un singolo mix giusto... ma esiste il migliore per ottenere il risultato che cercate.

Certo, in alcune situazioni non ci sono molti spazi per giocare.
Una gara di F1 bagnata da un temporale: è una situazione di sport competitivo (non i miei kart della domenica) dove il minimo della velocità di scatto parte da 1/800 e la luminosità è sul basso/normale.

E che sfiga..

Si ma noi dobbiamo scattare qualcosa di buono!

L'apertura focale siamo costretti a tenerla su valori medi perché l'apertura elevata non ha profondità di campo ma quelle alte che concedono una buona resa colore ed una buona profondità di campo non lasciano passare abbastanza luce.
Gli ISO che ci concede la nostra macchina rimangono l'unica vera speranza di fare uno scatto decente.

Ricordiamo di giocare con le impostazioni di scatto che vengono fornite dalla nostra reflex:
in priorità di tempi o in priorità focale,

alcune hanno la possibilità di impostare anche l'ISO in automatico e da queste impostazioni impariamo tanto anzi tantissimo.. perché noi possiamo fissare quanto vogliamo esporre, bloccare una delle trinità su un valore e vedere come la macchina modifica le altre due per adattarsi al livello di esposizione che abbiamo fissato.

A presto con:
- due cavolate dal Photo Show
- come scattare foto di qualità nell'era digitale


IO Reflex... e voi?


venerdì 22 marzo 2013

Il trio dell'esposizione: Focale, Velocità di Scatto, ISO - Parte 1/2

Molti fotografi da compleanno pensano che le tre regole base per fare una foto siano:

1) Inquadrare (non comporre)
2) Dare il tempo alla piccola Digitale super tecnologica da 99,90euro di mettere a fuoco
3) e "click"... ecco la foto dell'anno... o almeno di quest'anno!

Noi in verità diamo per scontato che voi tutti puntiate e qualcosa di più di uno scatto con
guanciotte piene, labbra a bacio e candela con il fumo denso che sale...
Anche se poi sono in molti a non essere ancora riusciti a prendere questo attimo in oltre 30'anni di compleanni fatti e vissuti!

Ma noi diamo anche per scontato che voi siate in possesso di una stupenda REFLEX, e quindi abbiate almeno sentito parlare delle vere 3 variabili alla base delle fotografia da sempre:

Il trio alla base dell'esposizione: Focale, Velocità di Scatto, ISO.
o che ne abbiate intravisto l'esistenza quando la rotellina si è tolta dal quadratino verde dell'AUTO.

Oggi ne vogliamo parlare anche noi... in maniera semplice, e con delle prove da farvi fare: quindi prendete in mano la vostra REFLEX!

L'Esposizione è ciò che è alla base di qualsiasi tipo di fotografia, da sempre. punto. 
Il nome in se lo dice "esposizione"... potremmo infatti ormai dire "Carlo guarda che bella esposizione che ho fatto" invece di "Carlo guarda che bella foto che ho fatto" specialmente nell'era digitale dove non esiste più l'esposizione nella fase di sviluppo analogica.

L'esposizione, in poche parole, è: l'intensità della luce che colpisce il sensore, 

Potete vedere quanto state esponendo grazie all'esposimetro visibile sempre nel mirino:
La freccia in basso vi indica quanto state esponendo.
Sovra-esponendo se la freccia va verso il +2 o sotto-esponendo se nella direzione opposta e di quanti stops, in base a dove si trova. Come esporre dipende dal risultato che volete ottenere, se poi siete già più esperti e fate delle post lavorazioni allora avete più libertà di lavorazione se sovra-esponete: ma questo è un altro argomento che posteremo insieme a come si espone correttamente.

L'importante nell'ottenere lo scatto che vogliamo è si nell'esposizione ma soprattutto nel come facciamo entrare la luce e su come facciamo leggere al sensore quell'energia.

Ecco quindi i 3 pilastri:
- Focale & Velocità di Scatto: sono due leve che utilizziamo per decidere come far entrare la luce
- ISO: è come prepariamo il sensore a leggerla

ISO: ISO alti o ISO bassi… questo è il problema


Gli ISO sono, se confrontati con gli altri due, l’unico elemento del trio che, “elettronicamente” parlando,  modifica come viene letta l'informazione che colpisce il sensore. E’ anche l’unico, geograficamente parlando, che avviene all’interno del corpo macchina, nel cuore, senza influire su una movimento “meccanico” ma solo di software. Gli altri due sono nella lente ed influiscono su un componente meccanico della fotocamera.

Non vogliamo andare troppo sul tecnico, tanto ci interessa il risultato, ma comunque un po’ di cultura generale non guasta mai… anzi probabilmente aiuta a capire meglio di cosa stiamo parlando.

Il nome deriva dai sui antenati analogici: le pellicole, ed è un indice standard  di misurazione della sensibilità della pellicola. Una volta si chiamava ASA (American Standard Association) che fu poi adottata dal resto del globo per chiamarsi ISO (International Standard Organization).




Quindi tutto parte da tempi passati dove andavi dal fotografo e ... Mi da un Kodak 100 ISO Bianco e Nero ed un Kodak 400 a colori.. da 36 scatti entrambi... anzi da 12 che non ho una lira dietro.




Più sono alti gli ISO più la pellicola diventava sensibile alla luce, o nel nostro caso maggiore la "sensibilità" con la quale viene letta la luce che colpisce il sensore:  100 – 200 – 400 - 800 … molte reflex standard crescono così ma le più evolute permettono di salire di numeri più piccoli ed anche di partire da numeri più bassi. Questa parte la vederemo quando parleremo dei STOPS, ma al momento ci interessa sapere che maggiore è il valore maggiore è la “luce” che leggeremo dal sensore.




Quindi di notte conviene tenere gli ISO alti? Di giorno posso anche tenerli bassi? … dipende dal risultato che vuoi ottenere. 



Oltretutto bisogna sempre ricordarsi che più si alzano gli ISO maggiore sarà il “rumore” nella foto (anche detta noise), il “rumore” nella fotografia non ha niente a che vedere con il suono, ma bensì è l’apparire di piccoli puntini (come polvere) all’interno delle nostre foto. Maggiore sono gli ISO maggiore è la probabilità di trovare il rumore... perché più difficile diventa estrapolare dal sensore dati precisi.


Quindi mi conviene sempre scattare con ISO bassi, così evito di generare rumore?… dipende sempre dal risultato che vogliamo ottenere, a volte tenere degli ISO più alti è l’unica soluzione per ridurre in post lavorazione il rumore… non vi preoccupate a breve nel post “scattare foto di qualità” vi spieghiamo anche questo punto base.


A riassunto: Regolando il livello di ISO regoliamo quanta luce possiamo "prendere" dal nostro sensore. Maggiore il livello maggiore sarà la luce estrapolata e maggiore sarà la probabilità di avere rumore nella foto.


Apertura Focale: Sfondo sfocato o sfondo a fuoco (bokeh)... bianchi bruciati o bianchi dettagliati... apro o chiudo?

Qui qualcosina di STOPS dobbiamo dirlo... anche perché l'apertura focale si misura proprio in stops, anzi in f-stops. Ecco perché quando girate la rotella non vedete salire l'apertura focale di 1 in 1: f4 - f5 - f6 - f7 ma vedete salirli così: f2 - f2,8 - f4 e via dicendo. Qui si conta quanto spazio diamo alla luce per entrare nell'obiettivo. Le lenti più costose riescono a dare maggiore spazio alla luce mentre quelle di uso comune danno minore spazio. Ogni f-stop raddoppiamo la luce che entra nel sensore.



L'apertura focale dovete immaginarla come la possibilità di stringere o ingrandire il buchino in fondo all'obiettivo attraverso il quale passa la luce.
Minore è il numero dell'apertura focale maggiore sarà la grandezza di questo buco.. e quindi maggiore sarà la capacità di ingresso della luce.


OK tutto chiaro... allora se sono al buoi non tocco gli ISO.. perché fanno rumore ma abbasso l'apertura focale così entra più luce, giusto? No! sopratutto se pensi che il rumore possa svegliare qualcuno! :-)  l'apertura focale gioca su come facciamo entrare la luce... e le cose cambiano se la faccio passare da un buchino piccolo o se la sparo al suo massimo proprio su come viene lo scatto.




La differenza si vede provando: prendete la vostra reflex, mettetela sul tavolo ed inquadrate qualcosa in primo piano lasciando un po' di spazio con qualche altro oggetto nello sfondo e scattate con differenti aperture focali. (ps. per mantenere la stessa "esposizione" variate la velocità di scatto o mettete in priorità di diaframma. così vedete come la macchina varia tempi di scatto per mantenere la stessa esposizione)
Ecco i miei fatti adesso:
Shooting di Mr.Renna
.. sono andato di corsa ma l'obiettivo è farvi vedere l'effetto chiamato in slang Bokeh... o meglio quanto lo sfondo è messo a fuoco.
Come potete notare, concentrano la messa a fuoco sul naso di Mr. Renna, con l'apertura focale di f/1,4, quindi al massimo dell'apertura, gli occhi di Mr. Renna non sono molto a fuoco (colpa del suo lungo naso) a f/2,8 gli occhi sono a fuoco ma le corna di Mr.Renna sono ancora leggermente sfocate ma nell'ultima foto a f/8 riuscite quasi a leggere la scritta "MINE GRAFITE" sul blister delle mine per la matita e sicuramente distinguete bene anche le forbici nel barattolo ancora più indietro.


Ecco l'apertura focale ci permette di scegliere quanto vogliamo far concentrare chi guarderà la foto sul soggetto, quanto vogliamo eliminare e confondere uno sfondo magari noioso o brutto o semplicemente quanto figa è la nostra lente! con un super sfocato:-)



Un altra parte importante che non posso farvi vedere per questioni di forza maggiore è quanto l'apertura focale ci permettere di catturare i bianchi: prendete una bella giornate di sole in montagna con tanta tanta bella neve bianca a terra. L'unico modo per far uscire i dettagli di quella neve, e non bruciarla è scattare con un'apertura focale molto alta. E' come guardarla con gli occhi socchiusi ... riusciamo a vedere meglio i dettagli.



OK, quindi l'apertura focale è uno strumento che utilizzo creativamente per creare lo scatto che immagino, per comunicare qualcosa?  si ... Si.... SI!..... SI!!! bravo! è proprio uno strumento per farti "creare" la tua foto e non la foto che ottieni mettendo su automatico!


"la creatività è l'unica cosa che distingue l'uomo dalla modalità Automatica" cit. IO Reflex


nella parte due: Velocità di Scatto, e come combinare i tre elementi per avere l'esposizione che cerchiamo.







giovedì 21 marzo 2013

Prima che tutto parta

Il blog è in costruzione con la speranza di trasformarsi nel risultato di un progetto nato con pochi ma buoni ragazzi uniti da una passione in comune: esprimere la loro creatività, condividere messaggi ed emozioni attraverso quello strumento fantastico che è la Reflex.

Anche questo post è al momento una prova, ma se siete capitati qui per caso dite la vostra!
siamo aperti a consigli, idee ed opportunità di collaborazione.

Utilizzerò questo post di prova per raccontare cosa mi porta ad uscire molti (anche se vorrei fossero molti di più) week end con uno zainetto contenente il mio "corredo" del divertimento sulle spalle verso il centro della città, parchi, paesini sperduti e luoghi abbandonati invece di stare beato sul divano.

Ed è anche un'occasione per raccontarsi a quelli che saranno poi i fondatori di questo blog insieme a me.

All'incirca 9 anni fa la ragazza che è poi diventata mia moglie decise di farmi un bellissimo regalo di compleanno: Una Canon 400D con un 18-55, il kit base. Potesse tornare indietro probabilmente sceglierebbe un altro regalo... forse uno di quei bei set Avvitatore, pinza e punte da trapano che si trovano all'IKEA... visto che quel regalo, ha fatto esplodere la passione più duratura, dopo di lei, della mia vita (e fidatevi ho avuto varie "passioni" che son durate meno di un anno: bici, corsa, pesca.. etc..etc..) con la macchina fotografica in mano è come se le potessi avere tutte... sono proprio gli hobby della domenica degli altri a diventare uno stimolo divertente con una reflex in mano, mi diverto a fotografare qualsiasi cosa.

E' proprio questo il bello che trovo nel fotografare, ti permette di vivere ed immergerti in qualsiasi situazioni per tirare fuori qualcosa di interessante... o almeno provarci.

In questi nove anni la mia storia di fotografo del weekend ha avuto alti e bassi, periodi di grandi uscite e forse anche un annetto e passa di vuoto, ma anche durante il periodo di vuoto ogni volta che vedevo la mia reflex nell'armadio mi saliva un gran voglia di prenderla ed uscire... specialmente dopo una lunga giornata di lavoro!

So bene l'esatto momento in cui il legame con la fotografia ha cominciato a montare seriamente... lo ricordo come se fosse ieri: è stato l'acquisto del mio primo obiettivo.

Ero ad HongKong, posto che adoro, e tornando verso l'hotel ho trovato un negozietto solo per fotografi in liquidazione... non sembrava uno dei tipici "attira turisti" che ti fanno acquistare una lente a poco, per poi dartene una più bella chiedendoti il doppio (e vi giuro ci riescono con tutti i turisti che ho visto)... era un negozio serio con dei bei corpi, ufficiale Nikon e Canon con dentro un mondo che lo vedessi oggi mi prosciugherebbe la carta di credito in 5min!
Consapevole, come ne sono oggi, che questa passione ti può portare via tanti soldini decisi di acquistare a poco uno zoom base: 75-300mm f4-5,6 II. Senza ne IS ne USM. insomma un plasticone! Ma adesso insieme alla mia 400D avevo un 18-55 ed 75-300mm... insomma potevo giocare diciamo.
La mia prima foto con un 75-300:


Una foto come tante altre, di prova come questo post, in una giornata umida e grigia... ma li mi si è aperta una piccola finestra su cosa poteva offrirmi il mondo delle reflex.

Da li sono partite mille avventure, pensate che non ho mai venduto la mia bella 400D ne i suoi due obiettivi... ma in questi anni ho fatto tanto,
- Corso di fotografia 2 della Canon
- Acquistato 60D con un 17-85 f4-5,6 IS USM
- Corso di fotografia avanzato all'istituto italiano della fotografia
- Acquisto 50mm f1,8
- Acquistato 10-20 Sigma f4-5,6 DC HSM
- Venduto il 50mm f1,8 - Preso il 50mm f1,4 USM
- Omaggiato la 400D con i suoi 18-55 e 75-300 a moglie e sorella (di cui poi vi parlo)
- Acquistato 70-300 f4-5,6 IS USM
- Acquistato un lensbaby composer pro
- Incontro/Corso con Alex Webb (stupendo!!)
- Acquistato uno SPEEDLIGHT 430EX II
- Cavalletto Manfrotto base

e poi tanti gingilli di corredo: batterygrip, Zaino Flipback, zaino grande... tante schede di memoria, torce altri corsi e viaggi...

Si.. non ho preso niente con una L ed bel un cerchio rosso... costano tanto per quello che faccio e soprattuto non ho il corpo macchina per farlo, sto ancora imparando tanto e mi sto divertendo con però quella bella sensazione:
 Il"cerchio d'oro" dei miei obiettivi è quello di cui ho bisogno e che mi danno il risultato che cerco... poi si vedrà!

Mi sembra anche giusto pubblicarvi l'ultima foto che ho fatto in questi giorni di neve e caldo di Milano.. poi insieme vedremo tante altre cose, esperimenti con la luce, tecniche base e tecniche "personali", recensioni di tutti gli obiettivi che abbiamo che prenderemo e che noleggeremo. Video delle nostre uscite street o nei parchi, nei palazzi diroccati e ovunque ci porterà questa passione!




A presto!